16 marzo
Decolonizzare il pensiero attraverso l’immagine

16mar18:0016 marzo
Decolonizzare il pensiero attraverso l’immagine

Dettagli Evento

a cura di Susanna Cecchini e Tea Paci

proiezione

16 MARZO 2024 ore 18.00
Il D!alma/Foyer

Decolonizzare il pensiero attraverso l’immagine


SPECIALISED TECHNIQUE
+ Of Dreams in the Dream of Another Mirror

Abbiamo chiesto alle curatrici Susanna Cecchini e Tea Paci di proporci due piccoli corti che ragio- nassero sul rapporto tra noi e l’alterità e su come, inevitabilmente, il nostro sguardo sia sempre po- sizionato. SPECIALIZED TECHNIQUE e Of Dreams in the Dream of Another Mirror offrono al pubblico uno spaccato, emozionale e politico, su come le immagini possono cambiare la nostra percezione del mondo e dell’altro.

a seguire, ore 20.30

Balletto Civile
Davidson

SPECIALISED TECHNIQUE
di Onyeka Igwe

durata 6 min

Nel 1939, il governo britannico fonda la Colonial Film Unit, una struttura per la produzione e diffusione del cinema nelle colonie africane, capeggiata da William Sellers, che opererà fino al 1955 con oltre 200 produzioni. La “Specialised Technique” del titolo allude alle linee guida impartite nel girare, che includevano montaggi lenti, nessun trucco con la telecamera e movimenti minimi dell’obiettivo. Nel tentativo di recuperare la danza nera da questo pro- getto coloniale, il video di Onyeka Igwe mira a trasformare queste immagini da spettacolo studiato a materiale vivo. Gli estratti d’archivio sono dunque animati, manipolati e assemblati da Igwe in un superbo montaggio ritmico – immerse in un paesaggio sonoro splendidamente curato – in cui alterna abilmente le immagini a domande provocatorie inserite sullo schermo. L’atto stesso di fil-mare viene smascherato come strumento di potere, sostenendo così quanto sia imperativo iniziare a interrogare il nostro sguardo di spettatori.

Onyeka Igwe è un’artista e ricercatrice che lavora con le immagini in movimento, nata e residente a Londra. Il suo lavoro ruota intorno alla domanda: come viviamo insieme? Non per fornire una risposta rigida, ma piuttosto per concentrarsi sulla mutualità e la coesistenza nel nostro mondo profondamente individualizzato. La pratica di Igwe individua modalità di conoscenza sensoriali, spaziali e anti-egemoniche. È interessata agli aspetti prosaici equotidiani della vita nera. Per lei, il corpo, gli archivi ele narrazioni, sia orali che testuali, offrono un campo di indagine che rende possibile l’emersione di storie trascurate. Il suo lavoro filmico tiene insieme una varietà di linee di comprensione ed è caratterizzato da uno stile di montaggio ritmico, nonché una grande attenzione alla dissonanza, alla riflessione e all’amplificazione che si verifica tra immagine e suono.

Of Dreams in the Dream of Another Mirror
di Yunyi Zhu

durata 16 min

Of Dreams in the Dream of Another Mirror è un documentario sui bambini non vedenti. Inizia con la proiezione al cinema di Alice nel Paese delle Meraviglie. Alice si chiedeva: A cosa serve un libro senza immagini? Il regista Yunyi Zhu, partendo da questa suggestione, si è chiesto: a cosa serve un mondo pieno di immagini? Come fanno questi bambini a costruire un rapporto con questo mondo? E in un mondo senza specchi, come possono creare le immagini? Per capirlo Zhu ha seguito alcune delle loro attività, come la visione di film, le lezioni d’arte e le visite ai musei.

Yunyi Zhu è un artista cinese la cui pratica si interroga sulla memoria e sulla percezione. Laureato in scultura all’Accademia di Belle Arti dell’Università Tsinghua e a Le Fresnoy – Studio nazionale delle arti contemporanee, lavora sulla combinazione di una serie di esperienze personali relative all’uso di alcuni dei nostri sensi sottovalutati nel campo dell’arte, come il tatto, e sulle questioni legate alla memoria.

Susanna Cecchini, laureata in storia dell’arte contemporanea presso l’Università Sapienza di Roma, ha frequentato il corso di studi in Film Critic and Festival Programmer presso la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Membro del comitato di selezione del Festival dei Popoli di Firenze, lavora in Fondazione Prada a Milano coordinando le attività della programmazione del Cinema Godard.

Tea Paci è una programmatrice e curatrice cinematografi ca. Dopo la laurea triennale presso il Dams di Bologna, ha conseguito un Master in Film and Screen Studies presso la Goldsmiths University di Londra. Ha collaborato con istituzioni culturali come l’ICA di Londra e il Cinema Beltrade di Milano. Nel corso degli anni è stata giurata, tra gli altri, per i festival cinematografi ci IsReal e Bellaria Film Festival. Lavora per diversi festival cinematografi ci con particolare attenzione al fi lm d’artista, il cinema sperimentale e documentario (Festival dei Popoli, Ekrani i Artit, Filmmaker Festival, Lago Film Festival).

Orario

sabato 16/03/2024, @ 18:00

Location

Il D!alma - cantiere creativo urbano

Via Claudio Monteverdi, 117, 19122

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